ADDIO PARASSITI NEGLI AGRUMETI CON I TRATTORI LANDINI

Cambiamento climatico e gestione agronomica

Nella filosofia Landini l’attenzione all’attualità e ai cambiamenti climatici sono al primo posto, poiché monitorare la situazione in cui gli agricoltori si trovano a lavorare ogni giorno permette di offrire loro il meglio in termini di tecnologia e innovazione.

I primi mesi di quest’anno sono stati insolitamente caldi, tanto da anticipare la ripresa vegetativa degli agrumi: complici le temperature miti, le piante sempreverdi non sono riuscite a entrare in stasi per affrontare i consueti rigori invernali. Fortunatamente, all’alba dei primi (e prematuri) germogli, l’Italia è stata investita da temperature invernali nella media stagionale tali da permettere la ripresa di una corretta gestione agronomica.

Scopriamo insieme come tutelare i germogli negli agrumeti dalle avversità con l’aiuto dei trattori Landini e dei corretti trattamenti antiparassitari negli agrumeti.

Insetti dannosi: conoscerli per proteggersi

Gli agrumi sono soggetti ad attacchi da parte di insetti comuni, che infestano le piante al termine della primavera (con l’arrivo di temperature più calde) e svolgono la loro attività trofica nei mesi estivi. Fortunatamente, l’Italia è il paese agrumicolo che ha il minor numero di fitofagi pericolosi. Ma contro quali insetti dobbiamo intervenire con trattamenti antiparassitari negli agrumeti?

• Le cocciniglie, che determinano imbrattamenti di foglie e frutti con le loro secrezioni e la melata;
• Gli afidi, che favoriscono una coltre nerastra conosciuta anche come fumaggine;
• La minatrice serpentina, che scavando gallerie all’interno della foglia ne causa il disseccamento e la caduta;
• La mosca mediterranea dei fruttiferi, che penetra e si ciba della polpa dei frutti, portandoli a marcescenza.

I trattamenti antiparassitari più efficaci negli agrumeti

Ormai è chiaro che le caratteristiche varietali, il cambiamento climatico e la presenza importante di parassiti aggressivi rendono il mondo dell’agrumicoltura soggetto a numerose sfide. Sicuramente, l’adozione di trattamenti antiparassitari negli agrumeti è uno dei temi più cari dell’agrumicoltura italiana, che deve garantire standard qualitativi molto elevati. Ecco tre trattamenti antiparassitari negli agrumeti in grado di soddisfare le esigenze dell’intera filiera di agrumeti.

Intervento con prodotti a base di rame o con metalaxil-M ramat A causa del decorso climatico umido, potrebbe ritenersi necessario proteggere i frutti dall’allupatura, ovvero l’infezione da Phytophthora. I prodotti a base di rame o con metalaxil-M ramat aiutano a preservare la polpa degli agrumi a maturazione tardiva, anche nei campi in cui se ne intende posticipare la raccolta. Se si sceglie di adoperare prodotti a base di rame, basterà irrorare la miscela sulla parte bassa della chioma dei filari; al contrario, usando il metalaxil-Mil, basta limitare il trattamento al terreno sottostante la chioma degli alberi.

Somministrazione di olio minerale Agli agrumeti infestati da insetti agenti di melata, sarà necessario somministrare dell’olio minerale. Lo scopo principale è la rimozione delle croste di fumaggine, per permettere alle piante, ripulite, una corretta ripresa vegetativa. Il procedimento è semplice: basterà bagnare bene la chioma delle piante, aiutandosi con alti volumi d’acqua. Sempre bene ricordare che i trattamenti con l’olio minerale devono rispettare le norme cautelative vigenti (2-3% con temperatura al di sopra dei 5°C) in concerto con le previsioni meteo, per prevenire spiacevoli effetti fitotossici.

Assolcatura al centro dei filari Ridurre gli attacchi di marciumi, arginando il rischio di fenomeni asfittici, è un trattamento antiparassitario fondamentale negli agrumeti. Eseguire un processo di assolcatura al centro dei filari agevolerà l’allontanamento dell’acqua in eccesso dal lato di maggior pendenza, evitando il ristagno idrico. La riequilibrazione del terreno assume grande importanza negli agrumeti, specialmente negli impianti più giovani che, pur essendo resistenti al virus della tristeza (CTV), sono notoriamente più sensibili alla fitoftora.